Industria
Burkina Faso: tessile, Ferragamo sostiene la tintura locale
Ouagadougou, 12 feb. – Il brand di moda italiano Salvatore Ferragamo sta finanziando l'acquisto e l'importazione dei macchinari necessari alla realizzazione di una fabbrica di tintura del cotone a Ouagadougou, in Burkina Faso.
Lo si apprende da una nota dell'International trade center (Itc), in cui si dice che l'impianto occuperà un'area di 1.350 metri quadrati e avrà una capacità produttiva di 24 tonnellate di filato tinto all'anno. La fabbrica è un progetto dell'Ethical fashion initiative (Efi) dell'Itc, un programma dedicato allo sviluppo sostenibile e inclusivo, e secondo i responsabili del progetto dovrebbe entrare in funzione nel 2026, con l'obiettivo di rafforzare le capacità degli artigiani nella tintura, nella produzione tessile e nel commercio del Faso Dan Fani, il tessuto di cotone tradizionale del Burkina Faso.
Sebbene il costo totale della fabbrica non sia ancora stato reso noto, si sa che i lavori saranno finanziati con il sostegno dell'Unione europea e del produttore italiano di abbigliamento Salvatore Ferragamo: "Grazie al finanziamento di Ferragamo, la fabbrica potrà beneficiare di macchinari importati dall'Italia, di consulenza di ingegneria tessile e di attrezzature complementari” si legge nella nota Itc. L'annuncio di questo nuovo investimento giunge in un momento in cui il Burkina Faso ha avviato riforme strutturali volte a promuovere e potenziare la filiera del cotone, del tessile e dell'abbigliamento.
L'entrata in funzione del nuovo impianto dovrebbe contribuire anche a rafforzare le capacità di lavorazione del settore del cotone, ancora agli inizi nel Paese africano: secondo i dati ufficiali, meno del 10% della produzione locale di fibre di cotone viene assorbita dall'industria locale. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Tunisia: Banca tedesca sviluppo dona quasi 80 mln per progetti
Tunisi, 16 dic. – La Banca tedesca per lo sviluppo (Kfw) ha concesso alla Tunisia una donazione da 78,8 milioni di euro per contribuire alla realizzazione di programmi volti a migliorare il tasso di approvvigionamento di acqua potabile nelle zone rurali, a promuovere il finanziamento di progetti di energia rinnovabile e garantire una migliore tracciabilità, efficienza e trasparenza delle finanze pubbliche.
L’accordo è stato firmato da Mohamed Ali Nafti, ministro degli Esteri, e da Andrea Hauser, membro del Comitato di Gestione della KfW. Fa parte della cooperazione bilaterale tunisino-tedesca, ha precisato un comunicato della Kfw, agisce per conto del governo federale tedesco.
Un importo da 27 milioni di euro è stato concesso alla Società nazionale per lo sfruttamento e la distribuzione dell'acqua (Sonede) per migliorare il tasso di fornitura di acqua potabile nelle zone rurali del governatorato di Beja. Integra il finanziamento iniziale che ha permesso di collegare per la prima volta nella loro vita circa 32.000 persone a una rete di approvvigionamento di acqua potabile sicura, continua e di buona qualità. Questa seconda fase collegherà circa 45.000 persone in più alla rete di approvvigionamento di acqua potabile. Oltre al contributo della cooperazione finanziaria tedesca e alla controparte dello Stato tunisino, per questo progetto è previsto un contributo dell'Unione Europea (Ue).
Per quanto riguarda il ministero dell'Agricoltura, delle Risorse Idrauliche e della Pesca, è stata messa a disposizione una donazione da 1,3 milioni di euro per finanziare studi geologici, geotecnici e ingegneristici su un sistema idrico di trasferimento dell'acqua nell'ambito del Programma to migliorare il sistema di stoccaggio, trasferimento e protezione dalle inondazioni.
Per quanto riguarda il settore finanziario, 40 milioni di euro di donazioni sono concessi al ministero delle Finanze per modernizzare la gestione delle finanze pubbliche e 10,5 milioni di euro sono concessi al ministero dell'Economia e della Pianificazione per finanziare la sua partecipazione al capitale dell'Agenzia per l’Assicurazione commerciale in Africa. Questa partecipazione consentirà alla Tunisia, tra le altre cose, di accedere alla Regional Liquidity Support Facility (Rlsf), un meccanismo di garanzia per promuovere gli investimenti nelle energie rinnovabili in Tunisia.
"Nell'ambito della cooperazione tunisino-tedesca uniamo le forze per migliorare le condizioni di vita e creare prospettive future, in particolare per le donne e i giovani", ha dichiarato l'ambasciatrice tedesca a Tunisi, Elisabeth Wolbers, citata dalla stessa fonte.
[Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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