Marco Granelli è Presidente di Confartigianato Imprese, la Confederazione che rappresenta 700.000 artigiani, micro e piccole imprese.Granelli è nato nel 1962 a Salsomaggiore (Parma) dove è titolare di un’impresa nel settore delle costruzioni. E’ sposato e ha due figli. Da lungo tempo è impegnato nell’attività associativa: dal 2012 al 2020 è stato Vice Presidente Vicario di Confartigianato e dal 2009 ha guidato Confartigianato Emilia Romagna dopo essere stato, dal 2004, alla presidenza di Confartigianato Imprese Parma.Confartigianato Imprese è la più grande rete europea di rappresentanza degli interessi e di erogazione di servizi all’artigianato e alle piccole imprese. Nata nel 1946, associa 700.000 imprese appartenenti a decine di settori diversi e nelle quali convivono la tradizione di mestieri antichi e l’innovazione di attività che utilizzano tecnologie d’avanguardia. Confartigianato opera in tutta Italia con una sede nazionale a Roma e 1.201 sedi territoriali, che fanno capo a 103 Associazioni provinciali e a 21 Federazioni regionali, dove ogni giorno 10.700 persone lavorano al servizio degli artigiani e dei piccoli imprenditori.L'artigianato e le piccole imprese.Le imprese artigiane in Italia sono 1.292.000, pari al 22% del totale delle aziende italiane. Danno lavoro a circa 2.700.000 addetti tra titolari, collaboratori e lavoratori dipendenti. Insieme alle micro imprese (che occupano fino a 10 addetti) raggiungono il numero di 4,2 milioni di aziende (pari al 94,9% del totale delle imprese italiane) con 7,6 milioni di addetti (pari al 44% del totale degli addetti delle aziende italiane). Senza l’artigianato e la piccola impresa diffusa di territorio non esisterebbe il made in Italy e l’Italia non sarebbe il secondo maggior Paese manifatturiero in Europa e leader globale nei settori di eccellenza: agroalimentare, moda, legno-arredo e meccanica. L’artigianato è presente in tutti i settori manifatturieri e di servizio: dall’alimentare alla metalmeccanica, dall’arredamento all’edilizia, dalla moda al trasporto di merci e persone fino all’installazione di impianti, dal restauro di opere d’arte all’hi tech e alle biotecnologie. Nel Dna degli artigiani e dei piccoli imprenditori italiani ci sono multiforme creatività e volontà caparbia di superare i propri limiti e di immaginare nuovi orizzonti. Ci sono la spinta a sperimentare, a innovare utilizzando la leva digitale ma conservando l’essenza della bellezza e il pregio della funzionalità. Il risultato di tutto questo è un patrimonio di saper fare, produttività, competenza, specializzazione, innovazione incrementale. Patrimonio economico e di occupazione, ma anche di storia e di cultura del territorio, fattore di coesione sociale e prospettiva di futuro per i giovani che reinventano l’azienda di famiglia o che danno vita a nuove iniziative. Confartigianato accompagna gli imprenditori, li sprona nei percorsi di innovazione, li aiuta a proteggere e ad esaltare il "valore artigiano", il fattore distintivo che rende unici al mondo i prodotti italiani, la carta vincente per diventare grandi restando piccoli e per reagire alla crisi provocata dalla pandemia.