Windhoek, 08 apr. – La Namibia avvierà a luglio un programma nazionale di vaccinazione contro il papillomavirus umano (Hpv) destinato alle ragazze tra i 9 e i 14 anni, con l’obiettivo di ridurre l’incidenza del cancro alla cervice uterina, una delle principali cause di mortalità femminile nel Paese. Lo ha annunciato ieri la presidente Netumbo Nandi-Ndaitwah, ribadendo l’impegno del governo per la salute a lungo termine delle donne e per investimenti efficaci in ambito materno-infantile.
“Ci impegniamo a promuovere la salute delle donne e dei neonati attraverso interventi mirati e a lungo termine”, ha dichiarato Nandi-Ndaitwah, sottolineando che il piano vaccinale si inserisce in una più ampia strategia per rafforzare l’assistenza sanitaria materna e infantile. Negli ultimi anni la Namibia ha compiuto progressi in questo settore, promuovendo l’allattamento esclusivo e avviando l’iniziativa degli “ospedali amici del bambino”, ha ricordato la presidente.
Tra gli obiettivi della nuova amministrazione nei prossimi cinque anni vi sono l’estensione della copertura sanitaria pubblica, il potenziamento della prevenzione, il miglioramento della qualità dei servizi ospedalieri e l’adozione di una legge per garantire l’accesso universale alla sanità. Il governo prevede inoltre di rafforzare la presenza di medici specialisti nei distretti sanitari, per colmare le lacune nei servizi e migliorare l’assistenza nei territori più remoti.
Sul fronte della malaria, che resta un problema in dieci regioni del Paese, saranno mantenute le principali misure di prevenzione: irrorazione domestica con insetticidi, distribuzione di zanzariere trattate e campagne di sensibilizzazione pubblica.
Infine, la conferma a marzo di un caso di colera – il primo da oltre un decennio – ha spinto l’esecutivo a riaffermare la necessità di rafforzare l’accesso all’acqua potabile, ai servizi igienico-sanitari e all’educazione alla salute pubblica con un approccio multisettoriale. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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