Healthcare

Etiopia: salute, la Banca mondiale sovvenziona progetto

Addis Abeba, 28 feb. – L'Etiopia e la Banca mondiale hanno firmato un accordo di sovvenzione di 60 milioni di dollari per sostenere l'attuazione del progetto Inspirer che promuoverà sistemi innovativi per la salute di donne e ragazze. Lo rende noto l'agenzia di stampa etiope Ena.

Inspirer è in linea con il Piano di investimento per lo sviluppo del settore sanitario dell'Etiopia, che dà priorità al rafforzamento dei sistemi sanitari attraverso la resilienza climatica, le soluzioni digitali e gli interventi di equità per migliorare i risultati sanitari di donne e ragazze.

Il progetto si rivolge alle popolazioni vulnerabili nelle aree colpite dal clima e dai conflitti. Di conseguenza, il progetto beneficerà direttamente 15 milioni di donne e ragazze in regioni soggette a siccità come Afar, Somali e Gambella, rafforzando al contempo i sistemi sanitari a livello nazionale.

L'accordo è stato firmato virtualmenteda Ahmed Shide, ministro delle Finanze in rappresentanza del Governo etiope, e da Maryam Salim, Direttore della Divisione per Etiopia, Eritrea, Sudan e Sud Sudan della Banca Mondiale. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Africa: Piano Mattei, progetto formazione professioni sanitarie

Roma, 27 feb. – L'università privata Unicamillus, con sede a Roma, ha ospitato ieri la presentazione di un progetto di formazione in Somalia, Camerun ed Etiopia, con cui intende trasferire competenze mediche in collaborazione con le Università di Chieti-Pescara e di Foggia.

Lo ha riferito una nota dell'ateneo romano, precisando che all'evento di ieri sono intervenuti anche la ministra della Salute somala, Maryan Mohamed Hussein, il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale italiano, Antonio Tajani e il ministro della Salute italiano, Orazio Schillaci.

Il progetto, denominato Integrated Transcultural Educational Synergy in Health Sciences (Iteshs) è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Pnrr. Attraverso il programma Iteshs, si prevede che UniCamillus e l'Università di Mogadiscio avvieranno un corso di laurea magistrale in fisioterapia con un periodo di mobilità internazionale di studenti e docenti somali che a Roma svolgeranno attività laboratoriali e seminariali.

Il programma prevede anche un corso post lauream in ortopedia e traumatologia, rivolto a medici somali già impiegati nei tre principali ospedali di Mogadiscio, con formazioni personalizzate in base alle esigenze di cura locali. Attività per potenziare la ricerca e la didattica sono state pianificate dall’Università degli Studi di Chieti-Pescara e da quella di Addis Abeba, con la condivisione di una piattaforma digitale online per il potenziamento cognitivo e i serious games, con studenti italiani ed etiopi che lavoreranno insieme.

Sarà organizzata inoltre una formazione rivolta a studenti e docenti sulla ricerca in psicologia, mentre l’Università degli Studi di Foggia e l’Hanseatic Institute of Technology and Applied Sciences (Hitas) del Camerun dovrebbero collaborare a un percorso accademico internazionale sulle competenze infermieristiche.

Tre gli obiettivi principali del progetto: rafforzare le competenze sanitarie, attraverso la creazione di corsi di laurea; promuovere programmi di mobilità internazionale, incentivando lo scambio di esperienze e conoscenze tra studenti e corpo docente; sviluppare infrastrutture e tecnologie locali, quali laboratori ortopedici e aule informatiche, per supportare la formazione sul territorio.

“I progetti legati alla salute e alla ricerca nell’ambito del Piano Mattei sono fondamentali per favorire la crescita del continente africano e ottenere risultati concreti" ha detto il ministro degli Esteri Tajani.
“Iniziative come questa ci consentono di formare professionisti più qualificati, migliorare l’accessibilità all’assistenza sanitaria, e, in definitiva, migliorare il benessere del nostro popolo" ha detto la ministra somala Maryan Mohamed Hussein. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Africa: i leader del continente e la lotta alla malaria

Addis Abeba, 19 feb. – L’Alleanza dei leader africani contro la malaria (Alma) ha un nuovo presidente: Duma Gideon Boko del Botswana succede a Umaro Sissoco Embaló della Guinea-Bissau.

I capi di Stato e di governo dell’Alma si sono riuniti nei giorni scorsi a margine del vertice dell'Unione Africana ad Addis Abeba, in Etiopia.

Il rapporto 2024 sui progressi nel controllo della malaria in Africa evidenzia progressi stagnanti e una convergenza di sfide senza precedenti, tra cui finanziamenti inadeguati, rapida crescita demografica, cambiamenti climatici, resistenza agli insetticidi e ai farmaci e crisi umanitarie. Per invertire la tendenza, i leader africani hanno sottolineato la necessità di accelerare lo sviluppo e la produzione locale di nuovi interventi e strumenti di controllo, come zanzariere di nuova generazione, vaccini e trattamenti antimalarici.

Il presidente del Botswana ha sottolineato l'urgenza di aumentare i bilanci nazionali destinati alla lotta alla malaria e di rafforzare i finanziamenti innovativi attraverso meccanismi quali l'Ida della Banca Mondiale e il Fondo verde per il clima.

L'ambasciatrice Minata Samate Cessouma, Commissaria per la Salute dell'Unione Africana, ha sottolineato la necessità di un pieno reintegro del Fondo globale per garantire finanziamenti sufficienti alla lotta contro la malaria, l'Hiv e la tubercolosi.

Il vertice ha anche segnato il lancio di una nuova fase della campagna “Change the Story”, che mette in luce l’impatto della malaria sui bambini. L'ambasciatrice della campagna, la scrittrice Chimamanda Ngozi Adichie, ha affermato che il suo Paese, la Nigeria, è il più colpito e ha esortato i leader ad agire rapidamente. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Sud Sudan: al via vasta campagna anti-polio

Juba, 18 feb. – Al via in Sud Sudan la campagna di vaccinazione anti-polio promossa dal governo in collaborazione con le Nazioni Unite, con l'obiettivo di immunizzare 3,47 milioni di bambini sotto i cinque anni. La sottosegretaria del ministero della Salute, Harriet Pasquale Akello, ha dichiarato che l'iniziativa punta a eliminare la trasmissione della poliomielite nel Paese. "Ogni bambino sotto i cinque anni deve ricevere il vaccino antipolio orale per fermare la diffusione della malattia", ha affermato Akello in un comunicato.

L'operazione, supportata dall'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e dal Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (Unicef), arriva dopo la conferma di 36 casi di poliovirus derivato dal vaccino di tipo 2 (cVDPV2) in otto contee sudsudanesi. Secondo Humphrey Karamagi, rappresentante dell'Oms nel Paese, la campagna rappresenta un passo fondamentale per proteggere i bambini dalla poliomielite e rafforzare i sistemi sanitari.

Il Sud Sudan ha dichiarato un'emergenza sanitaria pubblica nel dicembre 2023 a seguito del focolaio di cVDPV2. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Zambia: nuovo elicottero per lo Zambia Flying Doctor Service

Lusaka, 14 feb. – Lo Zambia Flying Doctor Service (Zfds) ha raggiunto un traguardo significativo con l’acquisizione di un nuovo elicottero, battezzato 9J-KDK in onore del primo presidente dello Zambia, Kenneth David Kaunda. L’evento di presentazione si è svolto nei distretti di Lusaka e Ndola, segnando un passo importante nella missione della Zfds di potenziare i servizi sanitari salvavita nel Paese.

La Zfds ha espresso profonda gratitudine al presidente Hakainde Hichilema per il sostegno alla ricapitalizzazione dell’organizzazione, nonché ai ministri della Salute, passati e presenti, Sylvia T. Masebo ed Elijah J. Muchima. Tra gli ospiti d’onore, il ministro dei Trasporti e della Logistica, Frank Tayali, e il ministro della Provincia di Copperbelt, Elisha Matambo, hanno presenziato alle cerimonie.

Un ringraziamento speciale è stato rivolto al generale Oscar Msitu Nyoni, comandante della Zambia Air Force (Zaf), per l’ospitalità alla base di Lusaka, e ai leader tradizionali, Capo Nkambo e Capo Chiwala, per il loro sostegno.

Grazie a questa nuova risorsa, la Zfds rafforza il suo impegno nel garantire l’accesso alle cure sanitarie, specialmente nelle aree più remote, confermando l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Senegal: cantieri per l'accesso all'acqua potabile

Dakar, 10 feb. – Il ministero dell'Idraulica e dei Servizi Igienici ha dato il via libera alla realizzazione di due infrastrutture idrauliche nel nord-ovest del Senegal, più particolarmente a Richard-Toll. Il Paese dell'Africa occidentale ambisce a soddisfare pienamente la domanda di acqua potabile della popolazione entro il 2050.

Il ministro Cheikh Tidiane Dieye ha avviato i lavori di costruzione di un impianto di depurazione e di una torre idrica. La costruzione di queste infrastrutture, secondo il ministro, dovrebbe consentire di rafforzare la fornitura di acqua potabile in questa regione. “Con l’opera che verrà realizzata risolveremo definitivamente un fastidioso problema che qui in città conosciamo da tempo”, ha dichiarato il ministro.

L'impianto di trattamento fornirà alla città 14.000 m³ di acqua in più al giorno. Questo volume si aggiunge ai 4000 m³ già disponibili e distribuiti da tre serbatoi idrici con una capacità complessiva di 1100 m³ al giorno. Oltre a queste infrastrutture, è stato installato un dispositivo con una rete lunga 91 km per favorire l'accesso all'acqua nelle regioni circostanti.

L'inizio dei lavori segue l'avvio, il 18 gennaio 2025, del Programma nazionale delle 39.000 connessioni sociali e dei lavori di rafforzamento dell'approvvigionamento idrico potabile della città di Kolda. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Zambia: tagli fondi Usa, Lusaka assicura farmaci contro HIV

Lusaka, 07 feb. – Il governo dello Zambia ha garantito la stabilità nella fornitura di farmaci salvavita contro l’Hiv, nonostante la decisione degli Stati Uniti di sospendere il sostegno a programmi di sviluppo internazionale, tra cui quelli destinati al Paese dell'Africa meridionale.

L’Agenzia per i Medicinali e le Forniture Mediche dello Zambia (Zambia Medicines and Medical Supplies Agency), responsabile dell’approvvigionamento e della distribuzione di medicinali, ha confermato che le scorte di farmaci antiretrovirali (Arv) sono sufficienti per soddisfare le esigenze di tutti i pazienti a livello nazionale.

“Non c’è motivo di preoccupazione, la continuità della fornitura è garantita. Al momento, il nostro stock di Arv è sufficiente fino a giugno 2025”, ha dichiarato in un comunicato Bradley Chingobe, responsabile della comunicazione dell’agenzia.

Secondo Chingobe, il magazzino centrale e i sette hub regionali dispongono di scorte adeguate per garantire la disponibilità dei trattamenti di prima, seconda e terza linea per tutti i pazienti che necessitano della terapia. Ha inoltre ribadito l’impegno dell’agenzia a mantenere attivo il proprio sistema di distribuzione su scala nazionale, che copre oltre 3.500 strutture sanitarie.

Il governo statunitense ha annunciato il 20 gennaio una sospensione di 90 giorni dei finanziamenti destinati ai programmi di sviluppo internazionale, includendo anche gli aiuti allo Zambia.

Secondo il ministero della Salute dello Zambia, al 30 settembre 2023, il Paese contava circa 1,5 milioni di persone sieropositive, di cui quasi 1,3 milioni in terapia antiretrovirale. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Nigeria: sanità, pioggia di fondi

Abuja, 06 feb. – Il governo nigeriano ha approvato lo stanziamento di 1,07 miliardi di dollari per le riforme del settore sanitario nell'ambito del programma Human capital opportunities for prosperity and equity (Hope). Lo riportano i media nigeriani, che citano il ministro delle Finanze Wale Edun, intervenuto nei giorni scorsi ad una conferenza stampa alla State house dopo la riunione di gabinetto.

Il governo ha anche approvato uno stanziamento di 4,8 miliardi di naira (3,2 milioni di dollari) per la lotta all'Hiv e accettato da parte dell'Associazione internazionale per lo sviluppo (Ida) due prestiti agevolati da 500 milioni di dollari ciascuno. Sono anche stati approvati 70 milioni di dollari di finanziamenti a fondo perduto ricevuti da altri organismi internazionali.

"I fondi saranno destinati a migliorare la governance dell'assistenza sanitaria e a potenziare i servizi sanitari primari a livello nazionale”, ha detto il ministro, spiegando che i vari finanziamenti sosterranno “il reclutamento, la formazione e il mantenimento degli operatori sanitari e degli insegnanti a livello nazionale”. 500 milioni di dollari sono stati destinati ad ampliare la qualità, l'utilizzo e la resilienza del sistema sanitario primario, compresi i servizi di emergenza sanitaria materna e infantile. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Uganda: la scienza contro Ebola, ecco il vaccino sperimentale

Kampala, 05 feb. – Meno di una settimana dopo la dichiarazione ufficiale di epidemia è stata avviata una sperimentazione di un vaccino contro l'Ebola in Uganda, tempistiche che ieri sono state definite “un record” dal direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus.

"Questa sperimentazione sul vaccino è stata avviata in tempi record, garantendo al contempo il pieno rispetto dei requisiti normativi ed etici nazionali e internazionali" ha scritto su X il direttore dell'Oms, aggiungendo che la sperimentazione si rivolge in questa prima fase "ai contatti delle persone affette dalla malattia e ai contatti di tali contatti".

Ghebreyesus ha spiegato che si tratta di un "primo esperimento, volto a valutare l'efficacia clinica di un vaccino contro la malattia da virus Ebola-Sudan", esperimento che comunque “dimostra l'importanza di investire nella ricerca e nello sviluppo di vaccini e trattamenti, nella preparazione alla risposta alle epidemie e nelle partnership".

Il farmaco è fornito alle autorità sanitarie ugandesi da Iavi, un'organizzazione di ricerca scientifica senza scopo di lucro, come parte di una sperimentazione di vaccinazione ad anello guidata dall'Oms che si sta svolgendo presso il Makerere university lung institute di Kampala: per l'amministratore delegato di Iavi Mark Feinberg si tratta di “un passo importante verso la valutazione del potenziale del vaccino Iavi per proteggere gli individui esposti dall'infezione da Ebola Sudan e per dimostrare il suo valore come nuovo strumento sicuro, efficace e accessibile da includere nelle risposte complete alle epidemie in futuro”. Secondo la stessa Iavi, uno studio pubblicato di recente sul New England journal of medicine conferma l'elevata efficacia della vaccinazione ad anello nel contenere le epidemie di Ebola nella Repubblica democratica del Congo mentre, relativamente al farmaco in questione, Iavi sostiene utilizzi la stessa piattaforma di vettori virali ricombinanti del virus della stomatite vescicolare (rVSV) del vaccino contro l'Ebola Sudan denominato Ervebo, autorizzato in oltre dieci paesi.

Il 30 gennaio, le autorità ugandesi hanno dichiarato ufficialmente un'epidemia di Ebola, febbre emorragica virale spesso mortale, nella capitale Kampala, dove il virus ha causato la morte di un'infermiera di 32 anni che lavorava al Mulago national hospital. Da quel momento, l'Oms ha inviato in Uganda diversi esperti e personale sanitario e ha annunciato che stanzierà un milione di dollari per "sostenere il governo in una risposta globale per controllare l'epidemia".

Attualmente non esiste un vaccino contro il virus Ebola-Sudan, che si trasmette tra gli esseri umani attraverso i fluidi corporei. I sintomi principali sono febbre, vomito, emorragia e diarrea. Le persone infette diventano contagiose dopo la comparsa dei sintomi, con un periodo di incubazione che va dai 2 ai 21 giorni.

La peggiore epidemia di Ebola della storia ha colpito l'Africa occidentale tra il 2013 e il 2016, uccidendo più di 11.300 persone su quasi 29.000 casi registrati, principalmente in Liberia, Sierra Leone e Guinea. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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Namibia: Aids, cure a rischio con tagli programmi Usa

Windhoek, 04 feb. – La decisione del presidente statunitense Donald Trump di sospendere per tre mesi gli aiuti esteri sta destando forte preoccupazione in Namibia, dove i programmi contro l'Hiv-Aids dipendono in larga parte dai finanziamenti del President's Emergency Plan for Aids Relief (Pepfar). Il ministero della Salute e dei Servizi Sociali ha evidenziato che Pepfar sostiene iniziative fondamentali come la distribuzione di preservativi, la circoncisione maschile volontaria e il supporto alle giovani donne per la prevenzione del virus. "Il 70% della risposta all'Hiv è finanziato dal governo namibiano, ma ogni contributo conta", ha dichiarato il direttore esecutivo del ministero, Ben Nangombe.

Anche le organizzazioni della società civile temono un impatto devastante. Jennifer Gatsi-Mallet, fondatrice del Tuyakula Group, ha avvertito che l'interruzione dei fondi "sarebbe un disastro", rischiando di compromettere i progressi fatti nella riduzione delle infezioni e delle trasmissioni materno-infantili.

Gli effetti della sospensione si estenderebbero oltre il settore sanitario. Il ministero dell'Ambiente ha segnalato un impatto negativo sulla lotta al cambiamento climatico, aggravato dall'uscita degli Stati Uniti dall'Accordo di Parigi. "Senza il contributo statunitense, raggiungere gli obiettivi climatici sarà ancora più difficile", ha affermato il portavoce Romeo Muyunda.

L'analista internazionale Marius Kudumo ha sottolineato che la politica isolazionista di Trump rappresenta una minaccia per la cooperazione globale. "Sfide come il cambiamento climatico e le pandemie richiedono risposte collettive. La posizione degli Stati Uniti è pericolosa", ha dichiarato.

Nonostante le difficoltà, il governo namibiano assicura il proprio impegno nel mantenere gli interventi sanitari essenziali, mentre cerca soluzioni alternative per compensare il vuoto lasciato dal blocco degli aiuti statunitensi. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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