Cronaca
Ruanda: conflitto in Rdc, la Germania sospende la cooperazione
Kigali, 05 mar. – Il governo tedesco ha deciso di sospendere gli aiuti allo sviluppo destinati al Ruanda, motivando questa decisione come una risposta al ruolo ruandese nel conflitto nell'est della Repubblica democratica del Congo (Rdc). Lo si apprende da un comunicato ufficiale del governo tedesco.
"In coordinamento con i partner, la Germania limiterà ulteriormente la cooperazione bilaterale con il Ruanda" si legge nel comunicato diffuso ieri, in cui si precisa che Berlino aveva già avvisato Kigali della decisione, esortando il governo del Paese africano a ritirare qualsiasi sostegno al gruppo ribelle M23. Secondo il ministero dello Sviluppo tedesco, l'ultima tranche di aiuti promessi al Ruanda fu pagata nell'ottobre 2022, per un importo pari a 93,6 milioni di euro e riguardante il periodo 2022-2024.
In risposta alla sospensione degli aiuti, il Ruanda ha criticato la decisione tedesca, definendola una "politicizzazione" della sua cooperazione allo sviluppo, parlando di “mossa controproducente e dannosa” per la stabilità regionale. In una dichiarazione ufficiale, il governo di Kigali ha detto che la Germania con tale decisione contraddice le proprie posizioni di sostegno al processo africano per risolvere il conflitto in corso nella parte orientale della Rdc e accusa la Germania, e chi come lei ha deciso o sta decidendo di sospendere i progetti di cooperazione, che hanno una “responsabilità storica” per la ricorrente instabilità nella regione dei Grandi laghi africani, aggiungendo che “dovrebbero sapere che è meglio non applicare misure coercitive unilaterali”.
In coda al comunicato, Kigali ha ribadito la sua posizione spiegando di voler “continuare a proteggere” la propria sicurezza nazionale. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Uganda: Aics inaugura a Kampala la decima sede nel continente
Roma, 03 mar. – L'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) ha inaugurato a Kampala, in Uganda, la sua decima sede nel continente africano, la ventesima nel mondo. Il nuovo ufficio sarà competente su Uganda, Ruanda e Burundi.
Insieme alla recente apertura della sede di Abidjan, in Costa d'Avorio, questa inaugurazione "rappresenta il frutto del rilancio della cooperazione italiana in Africa, sancito dal Piano Mattei", fa sapere l'agenzia tramite i propri canali. L’Uganda diventa anche un Paese prioritario per la cooperazione italiana con il nuovo Documento triennale di programmazione: una delle 15 new entry africane.
L’inaugurazione ha chiuso la missione di sistema guidata dal ministero degli Esteri e della Cooperazione internazionale con Cassa Depositi e Prestiti e rappresentanti dei partner di cooperazione.
La missione guidata dal direttore di Aisc Marco Riccardo Rusconi ha visitato, tra le altre cose, l’Ospedale di Lacor, sostenuto dalla Fondazione Corti, una realtà presente nel nord dell'Uganda dagli anni ‘50 e da allora riferimento fondamentale per la popolazione locale. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Etiopia: salute, la Banca mondiale sovvenziona progetto
Addis Abeba, 28 feb. – L'Etiopia e la Banca mondiale hanno firmato un accordo di sovvenzione di 60 milioni di dollari per sostenere l'attuazione del progetto Inspirer che promuoverà sistemi innovativi per la salute di donne e ragazze. Lo rende noto l'agenzia di stampa etiope Ena.
Inspirer è in linea con il Piano di investimento per lo sviluppo del settore sanitario dell'Etiopia, che dà priorità al rafforzamento dei sistemi sanitari attraverso la resilienza climatica, le soluzioni digitali e gli interventi di equità per migliorare i risultati sanitari di donne e ragazze.
Il progetto si rivolge alle popolazioni vulnerabili nelle aree colpite dal clima e dai conflitti. Di conseguenza, il progetto beneficerà direttamente 15 milioni di donne e ragazze in regioni soggette a siccità come Afar, Somali e Gambella, rafforzando al contempo i sistemi sanitari a livello nazionale.
L'accordo è stato firmato virtualmenteda Ahmed Shide, ministro delle Finanze in rappresentanza del Governo etiope, e da Maryam Salim, Direttore della Divisione per Etiopia, Eritrea, Sudan e Sud Sudan della Banca Mondiale. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Kenya: tutto esaurito per il Festival dei media africani
Nairobi, 26 feb. – Tutto esaurito per il Festival dei media africani, che ha preso il via oggi a Nairobi presso il Museo Nazionale del Kenya. Giunto alla sua terza edizione, l'evento riunisce professionisti dei media, narratori e innovatori da tutto il continente per esplorare le sfide e le opportunità del settore. Il tema di quest'anno, "Colmare le distanze, connettere i futuri dei media", mira a favorire una maggiore collaborazione e rappresentanza nei media africani, incoraggiando al contempo creatività e innovazione.
L'evento, che nelle precedenti edizioni ha visto la partecipazione di oltre 1.300 persone e 120 relatori, si articola in una serie di sessioni, tra cui presentazioni brevi e incisive, workshop interattivi, discussioni aperte e dimostrazioni di tecnologie innovative. Sono previsti anche concerti serali con esibizioni a sorpresa, per unire momenti di intrattenimento e opportunità di networking.
Gli organizzatori hanno sottolineato l’importanza del Festival nel dare visibilità a chi opera dietro le quinte del panorama mediatico africano e contribuisce a ridefinirne la narrazione. Oltre all'evento principale, il Festival dei Media Africani punta a rafforzare l'ecosistema dell'informazione attraverso attività durante tutto l’anno, tra cui forum regionali, workshop e discussioni online. Il programma degli Ambasciatori AMF coinvolgerà figure influenti di diversi Paesi africani per amplificare il messaggio del festival.
Gli organizzatori ribadiscono che l’evento rappresenta più di un semplice incontro professionale: è un'opportunità per costruire una comunità in grado di influenzare le narrazioni sul continente. Con un’attenzione particolare alla rappresentanza dei media indipendenti e delle comunità meno visibili, il festival vuole favorire un confronto aperto tra realtà diverse, ponendo le basi per un settore più inclusivo e connesso a livello regionale e internazionale. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Kenya: firmate decine contratti per solare nelle zone rurali
Nairobi, 25 feb. – Il governo keniano ha firmato nel fine settimana 20 contratti del valore complessivo di 10 miliardi di scellini keniani (circa 77,2 milioni di dollari statunitensi) con aziende private per finanziare progetti solari nelle aree rurali meno servite. Come sottolinea la stampa di settore, l’iniziativa rientra nel Kenya Off-Grid Solar Access Project (Kosap), un programma da 150 milioni di dollari sostenuto dalla Banca Mondiale, che prevede la realizzazione di 113 mini-reti solari e l’installazione di 343 impianti solari autonomi per scuole, ospedali e edifici amministrativi.
"Questi contratti dimostrano il nostro impegno a non lasciare nessun keniano indietro nei nostri sforzi per raggiungere l’accesso universale all’elettricità. Sfruttando l’energia solare, offriamo una soluzione sostenibile e conveniente che alimenterà le comunità meno servite, stimolerà la crescita economica e migliorerà le condizioni di vita", ha dichiarato il presidente William Ruto, presente alla firma degli accordi.
Parallelamente al programma Kosap, la società Kenya Power ha annunciato un investimento da un miliardo di scellini per modernizzare le infrastrutture elettriche nell’ovest del Paese. Inoltre, il Last Mile Connectivity Project, finanziato con 27 miliardi di scellini dall’Unione Europea, l’Agenzia Francese di Sviluppo e la Banca Europea per gli Investimenti, prevede di connettere 280.000 nuove abitazioni alla rete nazionale, accelerando l’espansione dell’energia elettrica su tutto il territorio. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Zambia: nuovo elicottero per lo Zambia Flying Doctor Service
Lusaka, 14 feb. – Lo Zambia Flying Doctor Service (Zfds) ha raggiunto un traguardo significativo con l’acquisizione di un nuovo elicottero, battezzato 9J-KDK in onore del primo presidente dello Zambia, Kenneth David Kaunda. L’evento di presentazione si è svolto nei distretti di Lusaka e Ndola, segnando un passo importante nella missione della Zfds di potenziare i servizi sanitari salvavita nel Paese.
La Zfds ha espresso profonda gratitudine al presidente Hakainde Hichilema per il sostegno alla ricapitalizzazione dell’organizzazione, nonché ai ministri della Salute, passati e presenti, Sylvia T. Masebo ed Elijah J. Muchima. Tra gli ospiti d’onore, il ministro dei Trasporti e della Logistica, Frank Tayali, e il ministro della Provincia di Copperbelt, Elisha Matambo, hanno presenziato alle cerimonie.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto al generale Oscar Msitu Nyoni, comandante della Zambia Air Force (Zaf), per l’ospitalità alla base di Lusaka, e ai leader tradizionali, Capo Nkambo e Capo Chiwala, per il loro sostegno.
Grazie a questa nuova risorsa, la Zfds rafforza il suo impegno nel garantire l’accesso alle cure sanitarie, specialmente nelle aree più remote, confermando l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Ciad: profughi dal Sudan, quasi 1 mln entro fine 2025
N'Djamena, 11 feb. – Considerati i continui combattimenti in Sudan e il continuo arrivo di nuovi rifugiati e rimpatriati, il governo ciadiano stima che il numero di rifugiati e rimpatriati potrebbe raggiungere quota 973.000 in Ciad entro la fine del 2025.
Dall'inizio del conflitto in Sudan, il 15 aprile 2023, le organizzazioni internazionali di assistenza ai rifugiati e l’organizzazione mondiale delle migrazioni hanno registrato un afflusso di persone costrette a fuggire, tra cui rifugiati sudanesi e rimpatriati ciadiani arrivati spontaneamente in Ciad, attraverso oltre 32 punti di ingresso alla frontiera nel Ciad orientale. Si tratta principalmente delle province di Ouaddai, Sila, Wadi Fira ed Ennedi Est.
Ad oggi, sotto la guida del Governo e dell'Unhcr, il 38% dei rifugiati è stato trasferito da insediamenti spontanei ad ampliamenti di vecchi insediamenti sviluppati, ma anche in siti di nuova costituzione dove beneficiano, come le comunità ospitanti, dei servizi forniti dagli operatori umanitari. Attualmente quasi 750.000 profughi sono stati registrati o sono in corso di registrazione, e si trovano in 37 villaggi di accoglienza.
Gli operatori umanitari stanno supportando il governo ciadiano e le autorità locali nella fornitura di assistenza salvavita e una serie di servizi di protezione sia nei siti spontanei, sia in quelli di espansione e di nuova costituzione. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Zambia: tagli fondi Usa, Lusaka assicura farmaci contro HIV
Lusaka, 07 feb. – Il governo dello Zambia ha garantito la stabilità nella fornitura di farmaci salvavita contro l’Hiv, nonostante la decisione degli Stati Uniti di sospendere il sostegno a programmi di sviluppo internazionale, tra cui quelli destinati al Paese dell'Africa meridionale.
L’Agenzia per i Medicinali e le Forniture Mediche dello Zambia (Zambia Medicines and Medical Supplies Agency), responsabile dell’approvvigionamento e della distribuzione di medicinali, ha confermato che le scorte di farmaci antiretrovirali (Arv) sono sufficienti per soddisfare le esigenze di tutti i pazienti a livello nazionale.
“Non c’è motivo di preoccupazione, la continuità della fornitura è garantita. Al momento, il nostro stock di Arv è sufficiente fino a giugno 2025”, ha dichiarato in un comunicato Bradley Chingobe, responsabile della comunicazione dell’agenzia.
Secondo Chingobe, il magazzino centrale e i sette hub regionali dispongono di scorte adeguate per garantire la disponibilità dei trattamenti di prima, seconda e terza linea per tutti i pazienti che necessitano della terapia. Ha inoltre ribadito l’impegno dell’agenzia a mantenere attivo il proprio sistema di distribuzione su scala nazionale, che copre oltre 3.500 strutture sanitarie.
Il governo statunitense ha annunciato il 20 gennaio una sospensione di 90 giorni dei finanziamenti destinati ai programmi di sviluppo internazionale, includendo anche gli aiuti allo Zambia.
Secondo il ministero della Salute dello Zambia, al 30 settembre 2023, il Paese contava circa 1,5 milioni di persone sieropositive, di cui quasi 1,3 milioni in terapia antiretrovirale. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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L'Africa al centro della riunione dei direttori Aics all’estero
Roma, 19 dic. – Il 2024 di Aics, l'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, ha visto "il lancio di numerosi progetti, l’apertura di nuove sedi in Costa d’Avorio e Uganda, nell’ambito del Piano Mattei, e di quattro nuovi uffici di progetto, in Siria, Moldova, Zambia e Indonesia". Lo sintetizza il direttore dell'Agenzia, Marco Riccardo Rusconi, in occasione della riunione dei titolari delle sedi estere Aics che si apre oggi a Roma. L'evento servirà da momento di confronto e aggiornamento sui temi della cooperazione con spazi di riflessione e dibattito sul ruolo dell’Agenzia a sul supporto al piano governativo per l'Africa.
"La riunione dei direttori permetterà di fare il punto su come prepararci agli impegni e alle sfide del 2025, valorizzando la sinergia con tutti gli attori del sistema della cooperazione italiana”, spiega il direttore di Aics. “L’evento sarà anche l’occasione, a dieci anni dalla Legge che ha istituito l’Agenzia e ne ha delineato ambiti e modalità di azione, per tracciare un primo bilancio e capire come migliorare la nostra capacità di azione sul terreno”, aggiunge Rusconi.
A pochi giorni dagli “Stati Generali della Diplomazia”, l’evento vede la partecipazione dei 20 direttori degli uffici Aics nel mondo, di cui dieci in Africa, con gli interventi del vice ministro degli Affari esteri delegato alla Cooperazione internazionale Edmondo Cirielli, del direttore generale per la Cooperazione allo Sviluppo della Farnesina Stefano Gatti, del vice coordinatore della Struttura per l’Attuazione del Piano Mattei Lorenzo Ortona e del direttore della Cooperazione internazionale e Finanza per lo Sviluppo di Cassa Depositi e Prestiti (Cdp) Paolo Lombardo.
Partecipano, inoltre, la portavoce dell’Associazione delle organizzazioni italiane di cooperazione e solidarietà internazionale Silvia Stilli e il presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo Massimo Dal Checco in rappresentanza, rispettivamente, delle organizzazioni della società civile (Aoi/Link2000/Cini) e delle imprese coinvolte nei processi di sviluppo dei Paesi partner. Spazio anche al confronto con le omologhe Agenzie europee, con l’intervento del Direttore della spagnola Fiiapp (Fondazione Internazionale e Ibero-Americana per l'Amministrazione e le Politiche Pubbliche) Francisco Tierraseca Galdón. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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Mozambico: province del Nord colpite dal ciclone Chido
Maputo, 17 dic. – Dopo l'arcipelago delle Comore, il ciclone Chido ha colpito anche il Mozambico, in particolare le province settentrionali di Cabo Delgado e Nampula, causando vittime e danni significativi. Secondo la stampa locale, almeno tre persone hanno perso la vita nella città di Pemba, situata circa 40 chilometri a nord del punto in cui il ciclone ha toccato terra.
Le forti raffiche di vento, che hanno raggiunto velocità fino a 240 km/h, hanno distrutto abitazioni, scuole e strutture sanitarie, lasciando molte comunità senza accesso a servizi essenziali. Inoltre, sono stati segnalati blackout elettrici diffusi, complicando ulteriormente le operazioni di soccorso.
Le autorità locali, insieme alle organizzazioni umanitarie, stanno lavorando per fornire assistenza alle popolazioni colpite, distribuendo beni di prima necessità e cercando di ripristinare i servizi interrotti. Tuttavia, le condizioni meteorologiche avverse e le infrastrutture danneggiate rappresentano sfide significative per gli sforzi di soccorso.
Il governo del Mozambico ha dichiarato lo stato di emergenza nelle aree colpite e ha lanciato un appello alla comunità internazionale per ottenere supporto nella gestione della crisi e nella ricostruzione post-disastro.
Il ciclone Chido ha avuto un impatto devastante anche sull'arcipelago francese di Mayotte, dove si temono centinaia di vittime. Le autorità francesi hanno descritto la situazione come "apocalittica", con intere comunità distrutte e infrastrutture gravemente danneggiate.
La stagione dei cicloni nell'Oceano Indiano sud-occidentale dura tipicamente da dicembre a marzo, e negli ultimi anni l'Africa meridionale è stata colpita da una serie di cicloni particolarmente distruttivi. Eventi come il ciclone Idai nel 2019 e il ciclone Freddy nel 2023 hanno causato migliaia di morti e danni ingenti in Mozambico e nei Paesi vicini. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]
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