Damasco, 18 mar. – Moutaz Adham, direttore nazionale per la Siria dell’organizzazione umanitaria Oxfam, basata nel Regno Unito, ha accolto con favore l’impegno da 2,5 miliardi di euro da parte dell’Unione europea per la ricostruzione e gli aiuti nel Paese mediorientale.

Il rappresentante della confederazione di Ong ha avverito: “Gli impegni sono apprezzati, ma ora i donatori devono agire di conseguenza, soprattutto in questo momento critico”.

“Il Paese ha visto cambiamenti sismici e cresce la speranza di una nuova Siria. Tuttavia, la realtà rimane che la maggior parte delle persone si trova a dover scegliere tra cibo, istruzione e assistenza sanitaria. La povertà e la violenza persistente stanno distruggendo le speranze di ripresa e di pace. A ciò si aggiunge l’incertezza sul futuro della Siria e su ciò che la attende” ha detto Adam.

“La crescente tendenza globale a tagliare gli aiuti è allarmante – ha aggiunto – I donatori devono garantire aiuti sufficienti affinché i siriani possano ricostruire le loro vite, sia ora che nel lungo periodo. I siriani stessi devono essere in prima linea in tutte le discussioni sul futuro del loro Paese. Il processo di pace deve essere guidato dai siriani e deve includere tutti i gruppi”.

“La violenza persistente, la povertà e la diminuzione delle capacità di recupero stanno cancellando la speranza di ripresa, stabilità e pace – ha concluso – I leader globali devono sostenere fermamente il popolo siriano, ora e in futuro”.

Ieri, l’Unione Europea ha promesso quasi 2,5 miliardi di euro in aiuti per la Siria, in occasione di una riunione tra le potenze globali e i Paesi della regione mediorientale a Bruxelles, per promuovere le donazioni e affrontare la crisi umanitaria del Paese causata da anni di guerra.

La Germania ha promesso circa 300 milioni di euro alle agenzie delle Nazioni Unite e a organizzazioni selezionate per assistere la Siria, mentre il Regno Unito ha promesso circa 190 milioni di euro cibo, assistenza sanitaria e istruzione. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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