Roma, 27 feb. – L’università privata Unicamillus, con sede a Roma, ha ospitato ieri la presentazione di un progetto di formazione in Somalia, Camerun ed Etiopia, con cui intende trasferire competenze mediche in collaborazione con le Università di Chieti-Pescara e di Foggia.

Lo ha riferito una nota dell’ateneo romano, precisando che all’evento di ieri sono intervenuti anche la ministra della Salute somala, Maryan Mohamed Hussein, il ministro degli Esteri e della Cooperazione internazionale italiano, Antonio Tajani e il ministro della Salute italiano, Orazio Schillaci.

Il progetto, denominato Integrated Transcultural Educational Synergy in Health Sciences (Iteshs) è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Pnrr. Attraverso il programma Iteshs, si prevede che UniCamillus e l’Università di Mogadiscio avvieranno un corso di laurea magistrale in fisioterapia con un periodo di mobilità internazionale di studenti e docenti somali che a Roma svolgeranno attività laboratoriali e seminariali.

Il programma prevede anche un corso post lauream in ortopedia e traumatologia, rivolto a medici somali già impiegati nei tre principali ospedali di Mogadiscio, con formazioni personalizzate in base alle esigenze di cura locali. Attività per potenziare la ricerca e la didattica sono state pianificate dall’Università degli Studi di Chieti-Pescara e da quella di Addis Abeba, con la condivisione di una piattaforma digitale online per il potenziamento cognitivo e i serious games, con studenti italiani ed etiopi che lavoreranno insieme.

Sarà organizzata inoltre una formazione rivolta a studenti e docenti sulla ricerca in psicologia, mentre l’Università degli Studi di Foggia e l’Hanseatic Institute of Technology and Applied Sciences (Hitas) del Camerun dovrebbero collaborare a un percorso accademico internazionale sulle competenze infermieristiche.

Tre gli obiettivi principali del progetto: rafforzare le competenze sanitarie, attraverso la creazione di corsi di laurea; promuovere programmi di mobilità internazionale, incentivando lo scambio di esperienze e conoscenze tra studenti e corpo docente; sviluppare infrastrutture e tecnologie locali, quali laboratori ortopedici e aule informatiche, per supportare la formazione sul territorio.

“I progetti legati alla salute e alla ricerca nell’ambito del Piano Mattei sono fondamentali per favorire la crescita del continente africano e ottenere risultati concreti” ha detto il ministro degli Esteri Tajani.
“Iniziative come questa ci consentono di formare professionisti più qualificati, migliorare l’accessibilità all’assistenza sanitaria, e, in definitiva, migliorare il benessere del nostro popolo” ha detto la ministra somala Maryan Mohamed Hussein. [Agenzia Infomundi – Infocoopera]

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